Olivetti e Tavolara: una storia della scrittura




Piazza d'Italia. Ora c'è la profumeria e fino a qualche anno fa c'era sempre un negozio di profumieri che vendeva cristalli e porcellane. Nel passato, sempre lo stesso locale, ospitò la Olivetti, con le sue macchine da scrivere e i suoi mobili da ufficio. Il negozio fu allestito da Ubaldo Badas, figura carismatica nel campo dell'architettura razionalista, che progettò per Sassari (le sue maggiori opere sono a Cagliari) il padiglione dell'artigianato. Badas si rivolse a Eugenio Tavalora che per il negozio allestì, nel 1952, un grande pannello decorativo, in marmo e steatite, raffigurante  le tappe fondamentali nella storia della scrittura.


  Con il passare del tempo, come spesso succede, il negozio fu chiuso e la Olivetti regalò l'opera al Comune di Sassari, nel 1965, che fu smontata , messa all'interno di tante cassette, e li rimase per circa un ventennio, fin tanto che una funzionaria del Comune riaprì le casse facendolo restaurare e rimontare. Ora si trova nella sala convegni della Polizia Municipale cittadina, quasi dimenticato e a far da tappezzeria alla parete di fondo. 


Il nuovo ampliamento della biblioteca comunale, negli ex locali della tipografia Chiarella, potrebbe essere la migliore sede per dare giusto risalto a quest'opera. Anni fa lo proposi all'Amministrazione, però non si è più saputo nulla. Sarebbe bene ricordare che  da decenni c'è un'opera magnifica da rivalutare e far conoscere ai sassaresi.

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