Colonia IX Maggio

Foto S.Marras. Collezione Stefano Lucio Masia

Tutto ebbe inizio nei primi anni del secolo scorso, in occasione di una cosiddetta festa degli alberi, istituita dal ministro per l'istruzione Guido Baccelli. In una zona dell'agro sassarese chiamata Baddimanna -nella parte compresa tra l'attuale scuola agraria e il poligono di tiro a segno- vennero messe a dimora numerose essenze. Il piccolo bosco, molto curato inizialmente, crebbe e si sviluppò. Nel frattempo l'espansione edilizia della città pose praticamente in zona urbana questo nucleo verde di bell'effetto.
Il terreno di proprietà comunale (circa 3 ettari), fu donato all'Opera Nazionale Balilla (successivamente confluita nella 'Gioventù Italiana del Littorio') per iniziativa dell'ing. Crovetti,  al fine di costituire un parco e una colonia estiva per bambini. Così l'area venne recintata e furono costruiti gli edifici che cominciarono la loro attività nel 1936. Nome di battesimo fu 'IX maggio', giorno di quello stesso anno in cui si proclamò la costituzione dell'impero coloniale italiano (l'omonimo corso, nell'odierna toponomastica, prese poi il nome di Via Pascoli). Ogni estate campeggiavano, in turni quindicinali, circa seicento ragazzi provenienti da tutta la provincia.



All'arrivo della guerra le colonie diradarono la loro frequenza, qualche reparto militare venne accolto fino a che, nel 1943, furono ospitati numerosi italiani profughi dalla Corsica al seguito delle truppe italiane che rientrarono da quell'isola. Successivamente fu anche ospedaletto adoperato dalle truppe americane per le donne ammalatesi nell'esercizio della professione più antica del mondo. Cominciò poi il periodo del dopoguerra, quello più confuso e tormentato, che dettò la sua definitiva cancellazione; in primis per la preoccupazione di far vedere di non occuparsi di una organizzazione tipicamente fascista, e anche per una notevole mancanza di iniziativa. Intorno al '61, sotto il sindacato Ganadu, ci fu un tentativo per la sua riattivazione, ospitando in quell'estate circa 300 bambini poveri della città divisi in due turni. Il Commissariato della Gioventù Italiana (del cui patrimonio faceva parte la struttura) trattò con l'amministrazione comunale una temporanea cessione ma intorno al 1967, demoliti gli edifici per la costruzione della strada (l'attuale via Pirandello), la colonia IX maggio rimase solo una espressione topografica dagli incerti confini.

Foto S.Marras. Collezione  Stefano Lucio Masia




Commenti

  1. Sono commossa di leggere questo blog perche’ quel bellissimo parco che era la Colonia IX Maggio in via Pascoli era la mia casa: mio nonno era il custode e io sono nata li’. Ci vivevo coi miei genitori. Io, mia sorella e mio fratello, nati li’, abbiamo ricordi straordinari di quel posto incantato! Ne faceva parte anche un bellissimo grande giardino dove abbiamo passato un’infanzia magica. C’era anche un cannone risalente alla prima guerra mondiale, pezzo da museo, spero non lo abbiano distrutto. Che peccato che l’amministrazione comunale di Sassari abbia distrutto quel parco stupendo per costruire la strada attuale. Mi duole il cuore…. Amavo ogni singolo albero di pino, le palme alte coi loro buonissimi datteri, le aiuole di fiori, le fontane coi girini… era davvero un paradiso!

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