Colonia IX Maggio
Foto S.Marras. Collezione Stefano Lucio Masia |
Tutto ebbe inizio nei primi anni del secolo scorso, in occasione di una cosiddetta festa degli alberi, istituita dal ministro per l'istruzione Guido Baccelli. In una zona dell'agro sassarese chiamata Baddimanna -nella parte compresa tra l'attuale scuola agraria e il poligono di tiro a segno- vennero messe a dimora numerose essenze. Il piccolo bosco, molto curato inizialmente, crebbe e si sviluppò. Nel frattempo l'espansione edilizia della città pose praticamente in zona urbana questo nucleo verde di bell'effetto.
Il terreno di proprietà comunale (circa 3 ettari), fu donato all'Opera Nazionale Balilla (successivamente confluita nella 'Gioventù Italiana del Littorio') per iniziativa dell'ing. Crovetti, al fine di costituire un parco e una colonia estiva per bambini. Così l'area venne recintata e furono costruiti gli edifici che cominciarono la loro attività nel 1936. Nome di battesimo fu 'IX maggio', giorno di quello stesso anno in cui si proclamò la costituzione dell'impero coloniale italiano (l'omonimo corso, nell'odierna toponomastica, prese poi il nome di Via Pascoli). Ogni estate campeggiavano, in turni quindicinali, circa seicento ragazzi provenienti da tutta la provincia.
Foto S.Marras. Collezione Stefano Lucio Masia |
Sono commossa di leggere questo blog perche’ quel bellissimo parco che era la Colonia IX Maggio in via Pascoli era la mia casa: mio nonno era il custode e io sono nata li’. Ci vivevo coi miei genitori. Io, mia sorella e mio fratello, nati li’, abbiamo ricordi straordinari di quel posto incantato! Ne faceva parte anche un bellissimo grande giardino dove abbiamo passato un’infanzia magica. C’era anche un cannone risalente alla prima guerra mondiale, pezzo da museo, spero non lo abbiano distrutto. Che peccato che l’amministrazione comunale di Sassari abbia distrutto quel parco stupendo per costruire la strada attuale. Mi duole il cuore…. Amavo ogni singolo albero di pino, le palme alte coi loro buonissimi datteri, le aiuole di fiori, le fontane coi girini… era davvero un paradiso!
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